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04 Giugno 2019 ore 21

Teatro Giacosa, Ivrea

Sara D’Amario

Sfumature di donne di scienza

Sara D’Amario


Mise en scène e musiche di Francois-Xavier Frantz

 

Un viaggio nel tempo, dal tono leggero e divertente, in compagnia di venti

scienziate che hanno rivoluzionato il mondo della matematica, della fisica,
dell’astronomia, della chimica, della filosofia, dell’informatica…
Dall’attrice e inventrice Hedy Lamarr, passando attraverso Ipazia, Sophie
Germain, il periodo delle “streghe” e quello delle prime donne laureate o insegnanti,dal fascino dell’atomo, alle implicazioni etiche delle “forbici” del DNA… per arrivare ai Nobel 2018.
Le scienziate, le loro famiglie, i loro studi, la loro curiosità, la loro tenacia:
tante vite, tante storie, tante scoperte.
Lo spettacolo si propone come un mezzo per mettere in luce la presenza e l’attività concreta e fondamentale delle donne nel mondo scientifico.
La scrittura drammaturgica non segue un ordine cronologico, privilegiando collegamenti più inaspettati, curiosi e divertenti della vita di una ventina di scienziate, a partire dal IV secolo a.C.,fino alle donne premi Nobel del 2018.
Il tono non è mai polemico o discriminatorio nei confronti degli uomini, in virtù di un messaggio più ampio e positivo di cui lo spettacolo è promotore: la differenza tra donne e uomini va assunta come un valore e non come motivo di scontro, di paura, di violenza.
Per questa ragione, nell’arco della rappresentazione saranno citati padri, mariti, colleghi,insegnanti che hanno saputo superare le abitudini mentali della loro epoca e abbattere i pregiudizi rispetto alle capacità scientifiche delle donne, per sostenerle e riconoscerne i talenti e i meriti.
Questo non vuol dire che la Storia sia stata edulcorata o epurata dagli episodi negativi, alcuni vengono menzionati proprio con l’intento di dissipare ogni eventuale dubbio che si tratti della “normalità”.
Il secondo grande messaggio di cui il monologo Sfumature di Donne di Scienza si fa promotore riguarda proprio il pregiudizio che spesso, ancora oggi, etichetta le ragazze come poco dotate o poco interessate alle materie scientifiche e in particolare alle scienze “dure”, la matematica, la fisica, la
chimica. Non solo lo studio delle fonti bibliografiche ma le numerose conversazioni con studenti (dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado) hanno rivelato che questo pregiudizio è
ancora molto presente, a volte nelle bambine e ragazze stesse.
In risposta a questo problema, abbiamo strutturato il racconto in modo da evidenziare, in tutti modi, la necessità e la possibilità di liberarsi da una forma mentale, da un’abitudine sbagliata e penalizzante, che non ha natura biologica, ma solo sociale e culturale.
Il linguaggio è semplice e la recitazione condotta in modo divertente: i termini tecnici e scientifici sono resi accessibili ad un pubblico diversificato, per età e livello culturale, per creare un momento di intrattenimento che sappia tradurre in modo accattivante la grande importanza della dimensione umana e scientifica di donne spesso ancora nell’ombra, ma che tanto hanno fatto e fanno per il progresso.
L’obiettivo è offrire uno spettacolo informativo e divulgativo ma sempre leggero e divertente, capace di unire gli spettatori in un momento di forte condivisione, di arricchimento culturale e personale, di stimolo della curiosità di ciascuno e di interrogazione sulla propria posizione rispetto alla figura della donna nella società, in particolare nell’ambito scientifico, poiché oggi la scienza
incide su molti aspetti della nostra vita, del nostro presente, del nostro futuro.
Produzione dell’Associazione Culturale Ancóra con il sostegno e il patrocinio del Comune di Moncalieri, assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità.

 

 

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